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First National Bank: un'altra tessera del domino è caduta.

Un’altra tessera del domino del sistema bancario americano è caduta. Questa volta si tratta della First National Bank di San Francisco che, nonostante il sostegno del Governo e della FED, ha dovuto dichiarare bancarotta a causa della corsa agli sportelli che ne ha dimezzato in pochi mesi i depositi.


A farne le spese, a seguito del deal chiuso con JP Morgan, saranno i contribuenti americani poiché il Governo si prenderà in carico i 13 miliardi di perdite, garantirà i depositi ed elargirà un finanziamento di 50 miliardi a JP Morgan. Quest’ultima, da tale operazione, vedrà aumentare il suo utile annuale di 3 miliardi e consoliderà la sua posizione nel mercato bancario, arrivando al 17% dei depositi garantiti dal Governo (superando ulteriormente il limite imposto al 10%), motivo per cui avrà un costo del denaro sul mercato inferiore ad altre banche ed un incremento del margine di intermediazione. Inoltre, la banca appena acquisita, beneficiando del rating di JP Morgan di AA-, potrà generare in futuro introiti migliori rispetto al passato avendo un costo del denaro più basso.


Tutto ciò dimostra che non sempre l’aumento dei tassi premia le banche, anzi, solo gli istituti più attenti e virtuosi riescono ad adattarsi rapidamente al cambiamento delle condizioni di mercato. E come succede in natura, pesce grande mangia pesce piccolo.


Dio Benedica gli Stati Uniti d’America.



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